Il Festival della Sintesi festeggia i suoi primi dieci anni e annuncia ufficialmente le date della nuova edizione che si terrà dal 18 al 21 giugno. Anche quest’anno la formula resta quella collaudata e vincente: incontri pomeridiani e appuntamenti serali con protagonisti del panorama nazionale, chiamati a confrontarsi sul concetto di “brevità intelligente” in ambiti come letteratura, poesia, costume, geopolitica, giornalismo, calcio e teologia.
«Come prima notizia – afferma Alessandro Sesti, ideatore e promotore della manifestazione – ci piace annunciarvi la sede. Ci viene concesso, infatti, di inaugurare la chiesa di Sant’Alessandro, dove in queste settimane si stanno concludendo i lavori di restauro che la renderanno pienamente fruibile e permetteranno di affiancare al culto anche un utilizzo come sede di eventi e manifestazioni culturali. Per noi è un onore poter invitare i lucchesi a riscoprire questa chiesa così ricca di storia e suggestioni. Quanto al programma – continua Sesti – il lavoro del comitato scientifico anche quest’anno ha saputo far emergere interessanti applicazioni di sintesi e brevità che rispecchiano perfettamente l’anima della manifestazione».
Organizzato dall’associazione “Dillo in sintesi”, il Festival della sintesi è un unicum nel panorama italiano, impegnato a promuovere la “brevità intelligente” come forma di comunicazione efficace, necessaria e trasversale. A differenza di altre rassegne, infatti, la manifestazione non si struttura attorno a un tema o una disciplina specifica, ma si focalizza su un “atteggiamento comunicativo”. Questo approccio consente un’ampia interdisciplinarità e può coinvolgere gli ambiti più diversi come letteratura, giornalismo, musica, fotografia, scienza, architettura, filosofia, cinema, televisione e satira.
In dieci edizioni, il festival ha ospitato tantissimi protagonisti della cultura e dello spettacolo, tra cui Renzo Arbore, Lella Costa, Gene Gnocchi, Toni Servillo, Piero Dorfles, Bruno Bozzetto, Antonio Padellaro, Dario Fabbri, Antonio Ballista solo per citarne alcuni. Il festival assegna ogni anno il premio “Dillo in Sintesi” che dal 2021 si articola in due sezioni, giornalismo e televisione. Tra i premiati troviamo Letizia Battaglia, Lilli Gruber, Giovanna Botteri, Antonio Ricci, Domenico Iannacone, Tullio Altan, Vincenzo Mollica, Francesca Fagnani, fino a Fiorello e Sigfrido Ranucci.
Riconosciuto come qualificante per l’offerta culturale della città di Lucca e non solo, il festival è cresciuto grazie alla collaborazione con importanti realtà culturali e grazie al sostegno di istituzioni quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il Comune di Lucca, la Fondazione Banca del Monte di Lucca e alcuni sostenitori privati.